LITOTRISSIA EXTRACORPOREA

Litotrissia Extracorporea

L’Istituto Clinico Porta Sole è stata una delle prime realtà italiane a dotarsi del litotritore extracorporeo nel trattamento della calcolosi dell’apparato urinario.

Nel novembre 1987 iniziava l’attività di litotrissia extracorporea con l’utilizzo di un litotritore piezoelettrico a solo puntamento ecografico che rappresentava, tra lo scetticismo di molti specialisti, una novità. Tutti gli altri litotritori, infatti, erano a puntamento radiologico.

Nel corso degli anni, seguendo sempre le novità tecnologiche proposte dalla ditta produttrice del litotritore WOLF, è stato possibile raggiungere risultati sorprendenti, soprattutto nel trattamento della calcolosi ureterale. Il nostro centro, all’avanguardia a livello nazionale, ottiene risultati positivi in più del 95% dei casi. Ciò ha comportato che da tempo siano state abbandonate le tecniche chirurgiche endoscopiche.

Non vengono nemmeno impiegati cateteri ureterali (STENT JJ) perché si predilige il trattamento in situ della calcolosi.

Tali risultati si devono sia all’esperienza dei nostri specialisti, che hanno all’attivo almeno 22.000 trattamenti, sia all’apparecchiatura utilizzata.

Si possono trattare calcoli fino a 2 cm. di diametro nel rene e di tutte le dimensioni nell’uretere. In casi selezionati vengono trattati anche i calcoli vescicali.

La procedura viene eseguita in regime ambulatoriale e non necessita di alcuna analgesia. Le sedute di litotrissia sono ripetibili anche a breve distanza di tempo.

Le complicanze osservate negli anni sono state modeste e di scarso significato clinico. Dalla revisione della nostra casistica riportiamo solo pochi casi (4) di piccoli ematomi renali che non hanno nemmeno richiesto manovre chirurgiche di drenaggio.

Tutti i pazienti, compresi i cardiopatici previa sospensione della terapia antiaggregante o anticoagulante, possono essere sottoposti a tale trattamento.

È particolarmente indicata nel trattamento della calcolosi in età pediatrica sia per il mancato utilizzo di radiazioni, sia per la scarsa invasività della metodica.

Attualmente l’unica controindicazione assoluta è chiaramente la gravidanza.

Vista la scarsa invasività della metodica e gli scarsi effetti collaterali la litotrissia extracorporea rappresenta, quindi, la prima opzione terapeutica in pazienti affetti da calcolosi.

Affidati al nostro istituto per iniziare l’attività di litorissia extracorporea attraverso l’uso di strumenti di ultima generazione.

Litotrissia
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