Chirurgia Plastica – Seno

Chirurgia plastica del seno

Nella specie umana la mammella è sia organo della lattazione che carattere sessuale secondario, emblema della femminilità e del grembo materno, della bellezza statuaria classica.

A seconda del periodo storico la mammella perfetta si configura in maniera variabile. Le variazioni che esistono tra la venere di milo e le modelle scheletriche e senza seno anni 2000 sono innumerevoli.

Il mio scopo non è tanto quello di garantire una determinate taglia, quanto quello di offrire un risultato adatto alle caratteristiche della donna nel rispetto delle sue proporzioni e delle sue esigenze personali affrontando con la paziente un percorso di scelta insieme. Facendo numerose simulazioni, prove e colloqui preoperatori si studiano le esigenze psicologiche, anatomiche e fisiche prima di procedere con una chirurgia di aumento, rimodellamento o riduzione.

Tipologie intervento

Servizi

SENO

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Mastoplastica additiva

Mastoplastica additiva (MPA) è la denominazione più comunemente utilizzata per identificare l’intervento di aumento di volume del seno. Si pratica mediante l’inserimento di protesi di silicone o poliuretano attraverso un incisione intorno al capezzolo (periareolare inferiore), nel solco inframmammario o ascellare. Utilizzo prevalentemente protesi Mentor che sono tra le poche ad avere marchio CE e approvazione della FDA (food and drug administration), inoltre sono prodotte in centinaia di forme e modelli per una scelta accurata della protesi sul seno della paziente.

La scelta della protesi è un passaggio chiave nella riuscita dell’intervento e va fatta con la paziente tenendo presente numerose variabili come l’età, la professione, il desiderio di un imminente maternità, la presenza complessi adolescenziali irrisolti, la possibilità di sottoporsi a un ritocco secondariamente, le variabili anatomiche.

Il mio scopo nella progettazione dell’intervento è creare un seno adatto alla paziente guidando ed istruendo la paziente nella scelta della protesi, nella sede di impianto e nella tecnica chirurgica da utilizzare (dual plane, retromuscolare semplice, retroghiandolare o retro fasciale, composita).

L’intervento si svolge in un’ora circa in anestesia locale con sedazione profonda o anestesia generale.

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Mastoplastica riduttiva

Indica l’intervento con cui il seno di eccessive dimensioni congenite o secondarie ad aumento di peso, assunzione di farmaci o trattamenti ormonali, viene ridotto.

Le tecniche che utilizzo per eseguire questo tipo di intervento sono numerose e l’indicazione delle diverse tecniche cambia a seconda delle dimensioni, della ptosi associata e della forma del seno da ridurre. La mia filosofia nella scelta della tecnica è la seguente: cercare di conferire al seno la forma più naturale facendo l’intervento che comporta il minor trauma chirurgico possibile e la minore quantità di cicatrici.

L’intervento si svolge in 2 ore circa in anestesia generale.

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Mastopessi

La mastopessi è l’intervento con cui si corregge un seno svuotato e sceso a normalmente a seguito di gravidanza e allattamento. Consiste nel sollevare il seno   rimuovendo pelle in eccesso (prevalentemente dal polo inferiore) e regolarizzando la forma del capezzolo.

E’ possibile ottenere un aumento di volume del seno mediante un contestuale lipofilling o inserendo nello stesso intervento una protesi in silicone (mastopessi additiva).

L’intervento si svolge in 2 ore circa con sedazione profonda o anestesia generale.

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Lipofilling seno

Viene utilizzato per piccoli aumenti di volume del seno o in caso di controindicazioni all’utilizzo di protesi mammarie.

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Ricostruzione mammaria

La ricostruzione mammaria è un delicato processo psicologico e chirurgico che passa attraverso numerosi passaggi:

  • Stadiazione della neoplasia mammaria
  • Posizionamento di protesi-espansore contenstualmente alla mastectomia
  • Gonfiaggio della protesi espansore per consentire ai tessuti di adeguarsi alla pressione di una protesi mammaria (3-4 mesi)
  • Sostituzione dell’espansore con una protesi definitiva in silicone
  • Mastoplastica riduttiva per simmetrizzare il seno controlaterale
  • Ricostruzione del complesso areola capezzolo.

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Ricostruzione capezzolo

L’ultimo step della ricostruzione mammaria è la ricostruzione del complesso areola capezzolo. L’areola viene tatuata con un pigmento di colore analogo al capezzolo controlaterale o viene ricostruita con un innesto a spessore totale prelevato dale regione inguinale dove la cute risulta più pigmentata e quindi più scura.

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Capezzoli introflessi

Per l’introflessione dei capezzoli, una volta esclusa una patologia mammaria sottostante si possono fare numerosi tipi di intervento in anestesia locale con buona riuscita nella correzione del difetto.

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Ginecomastia

L’ipertrofia mammaria nell’uomo è frequente e genera nei pazienti notevoli insicurezze e complessi. L’intervento di mastectomia sottocutanea o di liposuzione che viene fatto è risolutivo per questa condizione. Va eseguito solo dopo un accurato screening endocrinologico per escludere e trattare condizioni ormonali coesistenti ed ecografico per verificare la natura dell’ipertrofia che può essere ghiandolare o adiposa (aggredibile anche attraverso la liposuzione).

L’intervento si svolge in un’ora circa in anestesia locale con sedazione.

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Interventi secondari e possibili complicanze di mastoplastica

Il Dr. Lapalorcia esegue anche interventi al seno di tipo secondario (in pazienti già operate, che desiderano protesi più grandi o non contente del risultato). L’incidenza di complicanze a seguito di chirurgia di aumento o riduzione varia a seconda del paziente. Le possibile complicanze da conoscere prima di sottoporsi a chirurgia mammaria di aumento o di riduzione sono la contrattura capsulare, il sanguinamento postoperatorio, il ritardo di cicatrizzazione delle ferite e la  sofferenza ischemica delle areole.

Questi rischi sono aumentati in pazienti fumatori, diabetici e pazienti affetti da malattie autoimmuni e-o connettivopatie.

Cause di ritocco o re-interventento includono inoltre il wrinkling (protesi visibili e con pieghe), asimmetrie di forma e dimensioni delle areole o della forma mammelle dovuta a mal posizionamento delle protesi.

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